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FORUM EURASIATICO DA DOMANI A VERONA CON PARTECIPAZIONE RECORD DI 1050 IMPRESE

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FALLICO (PRES CONOSCERE EURASIA E BANCA INTESA RUSSIA): “DIPLOMAZIA DEL BUSINESS PUO’ INFLUENZARE SCELTE DELLA POLITICA”.

Oltre 1000 imprese (+75% rispetto al 2016), 60 speaker e 25 Paesi rappresentati, per un interscambio Italia-Unione economica eurasiatica (Russia, Bielorussia, Kazakistan, Armenia, Kirghizistan) che nei primi 8 mesi di quest’anno è cresciuto del 22,7%, quasi 1 miliardo di euro in più rispetto al pari periodo 2016 (Istat). Le sanzioni non frenano lo spirito d’impresa dei due blocchi geoeconomici, che si presentano al completo al 10° Forum economico eurasiatico di Verona in programma domani e dopodomani a Palazzo della Gran Guardia di Verona.

“Vogliamo che la diplomazia del business – ha detto il presidente dell’Associazione Conoscere Eurasia e di Banca Intesa Russia, Antonio Fallico – riesca ad avere talmente tanta influenza da condizionare le scelte della politica, che purtroppo in questo periodo non giovano agli scambi tra due aree le cui risorse sono assolutamente complementari tra loro”. Al Forum – che sarà aperto tra gli altri dalla sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi, a cui seguiranno in mattinata gli interventi di Romano Prodi, dell’ex cancelliere tedesco (e presidente del Cda di Rosneft), Gerhard Schroeder, e del Ceo di Rosneft, Igor Sechin -, le imprese partecipanti sommano oltre il 90% del totale degli scambi tra le due aree. In prima fila tra gli speaker i vertici dei colossi russi dell’energia, come Rosneft, Gazprom e Novatek, ma anche quelli delle grandi compagnie italiane (Leonardo, Eni, Pirelli, Snam, Saipem, Generali, Sace), della finanza, dei fondi e delle banche (Intesa Sanpaolo, Gazprombank, Glencore, Trafigura, Region, Banca Imi), delle aziende globali (Ernst&Young, Air Liquide), del turismo, dei trasporti e della comunicazione. In campo anche le istituzioni, in particolare 7 tra ministri, viceministri, segretari di Stato e governatori della nuova area di libero scambio da 180 milioni di abitanti, che grazie a nuovi accordi avviati anche con Cina, India, Israele, Singapore, Iran si pone sempre più come baricentro del commercio mondiale. Nei 13 panel, anche il vice ministro dell’Economia, Commercio e Industria del Giappone, Hirofumi Katase, relatori cinesi, statunitensi, europei, africani e mediorientali. Tra gli ospiti anche Carlo Messina, consigliere delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo.

Sono 410 le aziende che già hanno richiesto e programmato incontri b2b, mentre tra le novità è prevista la ‘colazione degli investitori’ (20 ottobre, ore 12), partecipata da grandi fondi di investimento e banche d’affari che valuteranno progetti per un valore complessivo attorno ai 5 miliardi di euro.
Il Forum economico eurasiatico è organizzato dall’Associazione Conoscere Eurasia, Fondazione Roscongress e Forum economico internazionale di San Pietroburgo in collaborazione con Intesa Sanpaolo; Rosneft; Gazprombank; Credit Bank of Moscow; Region – Group of Companies; Visa Handling Services e con il supporto di Banca Intesa Russia, Coeclerici e Generali Italia.
In allegato: programma

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